Blog Vegetariano

mercoledì 9 marzo 2011

Dieta vegan: "troppe carenze se escludi latte, formaggi e uova




Latte, latticini e uova fanno la differenza tra vegan e vegetariani. Dal punto di vista nutrizionistico, perciò, i due regimi alimentari possono divergere anche di molto. Ma se il soggetto lacto-ovo-vegetariano è trasandato, svogliato o tende a mangiar troppo poco e male, i regimi vegan e vegetariano possono anche assomigliarsi molto, accomunati dai difetti.
Mette a confronto i vegan e i vegetariani, e perciò può esser utile ad entrambi, un breve articolo del Corriere della Sera (19 aprile 2009), che riportiamo qui di seguito.
E' abbastanza interessante, nonostante il solito irritante tono elementare e troppo sintetico con cui tratta l'alimentazione (e la medicina pratica), che il medesimo giornale si guarderebbe bene dall'usare quando parla delle "cose davvero importanti", come calcio, tv o politica, in cui si diffonde inutilmente in colonne e colonne di particolari e minuziosità. Ma questo è un difetto di tutta la stampa italiana, e perfino degli stessi nutrizionisti quando parlano al largo pubblico.
Da notare che, una volta tanto, il nutrizionista di turno a cui spetta di dare avallo scientifico all'articolo agli occhi del lettore medio, non ripete la solita solfa del "pesce, fondamentale per il suo contenuto in Omega-3" (contenuto spesso da dimostrare, visto che quei tipi di grassi sono labili al calore della cottura, abbondano solo in poche specie, e comunque risiedono per lo più nel fegato, che però viene eliminato dalle cuoche). No, il prof. Cannella correttamente indica le noci come fonti alternative:
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TROPPE CARENZE PER CHI ESCLUDE
ANCHE LATTE, FORMAGGI E UOVA
"Quali sono gli effetti sulla salute delle diete vegane, che escludono tutti gli alimenti di origine animale compresi, quindi, latte e derivati e le uova?
Non si sa con certezza, anche perché il termine "vegetariano" viene utilizzato per indicare diete molto diverse, compresa quella vegana, e questo rende difficile capire quali sia l’impatto di ciascuna sulla salute.
Inoltre, non è facile separare l’effetto della dieta da altri aspetti dello stile di vita, che nei vegetariani, in genere, risulta spesso più attento.
Dai dati disponibili (non molti) i vegani, se confrontati con altri vegetariani, sono più magri, hanno più bassi livelli di colesterolo e di pressione arteriosa. Riguardo ai tumori, però, gli studi epidemiologici condotti sinora non hanno fornito prove convincenti che una dieta vegana fornisca una significativa protezione, e questo nonostante la grande quantità di vegetali assunti dai vegani e l’assenza di alimenti, come la carne rossa e le carni lavorate, che sono stati associati con un aumentato rischio di tumori del colon retto.
Si pensa, quindi, che la responsabilità di questo mancato effetto sia da ricondurre al basso livello di vitamina D, spesso riportato nei vegani e di recente associato con un aumentato rischio di tumori.
"Nella dieta vegana - ricorda Carlo Cannella - è elevato il rischio di carenze in particolare di ferro, zinco, calcio: quello contenuto nel latte e derivati è assorbito più facilmente rispetto a quello presente nei vegetali.
Inoltre, la dieta vegana è priva di vitamina B12 importante per la maturazione dei globuli rossi e coinvolta nel metabolismo della omocisteina.
La dieta vegana è anche povera di acidi grassi omega 3 a lunga catena che si trovano soprattutto nei pesci grassi. Gli omega 3 si possono ottenere anche a partire dall’ acido alfa linolenico presente in alcuni ortaggi e nelle noci, ma sono particolarmente necessari nei primi anni di vita e nella vecchiaia proprio quando questo processo di conversione dell’acido alfa linoleico risulta meno efficiente".

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