Blog Vegetariano

martedì 5 luglio 2011

LA DIETA A ZONA


La dieta zona è stata proposta per la prima volta agli inizi degli anni '90 dal dr. Barry Sears ed è utilizzata dalla maggior parte degli atleti della nazionale olimpica degli USA. Per dieta zona si intende il picco di massima efficienza fisica e mentale, che tale dieta dovrebbe aiutarci a raggiungere e soprattutto a mantenere. Massima efficienza fisica vuol dire, tra le altre cose, più massa magra e meno massa grassa, più forza e più resistenza, ma anche più salute; un ottimale efficienza mentale ci consente una perfetta capacità di concentrazione e di attenzione.
Barry Sears parte dalla considerazione che tutte le funzioni fisiologiche dell'organismo umano sono controllate dagli ormoni e che , perci, è l'equilibrio ormonale a mantenerci in salute. Nella dieta zona il cibo è considerato come il mezzo per il controllo del rilascio degli ormoni, anzichè una semplice fonte di calorie. Per questo motivo, assumendo i macronutrimenti proteine, grassi e carboidrati in proporzioni appropriate è possibile:

- determinare le risposte ormonali
- raggiungere un equilibrio ottimale
- controllare tutte le funzioni vitali del nostro organismo

Il cibo può essere allo stesso tempo sia una potente medicina a nostra disposizione, ma può anche risultare veramente deleterio. Per costruire una corretta dieta zona si comincia con il quantificare il fabbisogno giornaliero di proteine che, essendo determinato dal peso corporeo, dalle percentuali di massa magra e massa grassa e dal livello di attività fisica praticata, è diverso da persona a persona.
Stabilita la quantità di proteine da assumere, che secondo Sears non deve mai essere comunque inferiore ai 77 gr, la dovremo dividere in blocchetti di 7 gr. Otterremmo a questo punto almeno 11 blocchi da 7 gr da suddividere in cinque pasti: 3 blocchi a colazione, 3 blocchi a pranzo, 1 blocco per merenda, 3 blocchi a cena ed un blocco nello spuntino prima di andare a dormire.
Nella dieta zona ogni pasto deve sempre comprendere proteine, carboidrati e grassi in modo che le calorie apportate derivino per il 40% dai carboidrati, per il 30% dalle proteine e per il restante 30% dai grassi. Dal momento che proteine e carboidrati producono 4 calorie per grammo, mentre i grassi 9, per "rimanere nella zona, ad ogni blocchetto di 7 gr di proteine dovremo aggiungere circa 9,5 gr di carboidrati e 3 gr di grassi.
Riassumendo, la dieta per un individuo che necessita di 77 gr di proteine, prevede:

- una colazione con 21 gr di proteine, pari a 84 calorie, 28,5 gr di carboidrati, pari a 114 calorie e 9 gr di grassi, pari a 81 calorie
- un pasto ed una cena con le stesse quantità di macronutrimenti
- due spuntini (a metà pomeriggio e prima di coricarsi) con 7 gr di proteine, pari a 28 calorie, 9,5 gr di carboidrati, pari a 38 calorie e 3 gr di grassi, pari a 27 calorie.


Il totale delle calorie per un individuo che necessita di 77 gr giornalieri di proteine è di circa 1020/1030.

Questa descritta è la dieta a zona minima esistente, applicabile ad un individuo che, per peso corporeo e percentuali di massa grassa e magra, necessita di soli 77 gr di proteine giornaliere.

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